
di Diego Sampaolo
Il campione del mondo
del salto in alto Bohdan Bondarenko ha illuminato una calda serata davvero
perfetta per un grande meeting di atletica. Solo due salti a 2.24 e a 2.31
sempre al primo tentativo sono stati sufficienti alla stella ucraina per
vincere l’ultima gara della sua memorabile stagione. Bondarenko ha tentato due
prove a 2.36, un centimetro in più rispetto al record del meeting detenuto dal
1991 dal bahamense Troy Kemp con 2.35.
Il beniamino locale
Silvano Chesani ha superato 2.28 al terzo tentativo prima di provare tre tentativi
ai 2.34 del record italiano all’aperto e ha concluso in terza posizione a pari
misura ma con più errori rispetto al lettone Stanys, medaglia d’argento agli
Europei di Helsinki 2012.
“E’ stara una stagione
memorabile. Non avrei mai immaginato di poter raggiungere i risultati ottenuti
quest’anno solo qualche tempo fa. Se non avessi sentito un dolore alla gamba
destra avrei potuto battere il record del meeting. Amo l’Italia. Al vostro
paese sono legato perché vinsi la mia prima medaglia internazionale in
occasione delle Giornate Olimpiche della Gioventù Europea di Lignano Sabbiadoro
nel 2005 (battuto dall’azzurro Cecolin nda)”, ha detto Bondarenko.
L’ottocentista
statunitense Nick Symmonds, medaglia d’argento ai Mondiali di Mosca, ha
dominato gli 800 metri con un eccellente 1’44”75 pochi giorni dopo essere
diventato il primo mezzofondista a stelle e strisce dopo 20 anni capace di
vincere al Weltklasse di Zurigo. Il keniano Edwin Melly, vincitore l’anno
scorso a Rovereto e medaglia di bronzo ai Mondiali Juniores di Barcellona, si é
classificato al secondo posto in 1’45”13. Il beniamino locale Giordano
Benedetti ha tagliato il traguardo in quarta posizione in 1’46”67 preceduto di
quattro centesimi di secondo dall’altro statunitense Andrew Wheating. Molto combattuti
sono stati anche gli 800 femminili dove la campionessa europea indoor Natalya
Lupu ha preceduto di sette centesimi di secondo la russa Yekaterina Kipina in
1’59”92.
Cuba ha conquistato tre
successi con la medaglia d’argento iridata del triplo maschile Pedro Pablo
Pichardo che con 16.83 ha avuto la meglio sull’azzurro Fabrizio Schembri
(16.58), con il quarto classificato dei mondiali di Mosca Omar Cisneros nei 400
ostacoli in un ottimo 48”51 in una gara dove altri due uomini sono scesi sotto
i 49 secondi (il giamaicano Leford Green 48”86 e il britannico Rhys Williams
(48”90) e la plurimedagliata mondiale e olimpica Yarelis Barrios nel disco con
la misura di 62.39.
Il Palio della Quercia
2013 si é tinto di azzurro per la bella vittoria del campione italiano e
semifinalista mondiale Matteo Galvan che ha preceduto di due centesimi di
secondo il giamaicano Rasheed McDonald (argento ai Mondiali con la staffetta
4x00) in un ottimo 45”55, seconda migliore prestazione della sua carriera dopo
il 45”39 ottenuto nella batteria dei Mondiali di Mosca. Il vicentino é sceso
sei volte sotto il suo vecchio record di 45”86 stabilito ai Mondiali di Berlino
del 2009.
“Mi sono preso la
rivincita su McDonald che mi aveva battuto per un centesimo di secondo a
Padova. A fine stagione ci si sente stanchi ma stasera ho trovato ottime
sensazioni e la pista veloce mi ha permesso di correre ancora forte. Ora corro
i 400 a Bruxelles e i 200 a Rieti”, ha detto Galvan.
Sono state tante le
emozioni del Palio della Quercia 2013 che ha visto ben quattro record del
meeting realizzati dalla velocista ucraina Mariya Ryemyen nei 200 femminili con
22”67, dal velocista di Trinidad and Tobago Kleston Bledman nei 100 metri con
10”04 dopo una squalifica per partenza falsa poi rientrata, dalla russa Yuliya
Kondakova (finalista a Mosca) nei 100 ostacoli con 12”80 e dal pesista bulgaro
Geori Ivanov (finalista a Mosca) con la misura di 20.75. I 100 metri maschili
si sono tinti di giallo per l’iniziale squalifica per partenza falsa di Bledman
che ha vinto sub-judice in 10”04 prima di venire inizialmente squalificato.
Successivamente il caraibico è stato riammesso in classifica con il 10”04 che
gli ha permesso di battere il record della manifestazione. Tra gli alti
“highlights” del meeting trentino va ricordato anche il bel 4.61 dell’astista
tedesca Gadshew con tentativi falliti a 4.71.
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