Oderzo l’ha
inseguita per anni. Poi, finalmente, nel 2012, il sospirato abbraccio. E,
subito, la prima vittoria.
Elena Romagnolo è pronta a tornare in Piazza
Grande. La due volte finalista olimpica è il primo nome di rilievo ad entrare
nel cast della gara femminile del 18° Circuito Internazionale Oderzo Città
Archeologica, del 1° maggio.
“Oderzo è stata una piacevolissima scoperta -
spiega la trentenne biellese -. Conoscevo la gara per sentito dire e perché gli
organizzatori mi avevano invitate tante volte. Sapevo che il livello tecnico è
altissimo, ma Oderzo non è tutta qui: ho scoperto una bellissima città e un
pubblico molto caloroso”.
La prima partecipazione al Circuito Internazionale
Città Archeologica ha portato fortuna ad Elena Romagnolo che, dopo quella
vittoria (a spese di Anna Incerti e Federica Dal Ri, con una certa Silvia
Weissteiner relegata ai piedi del podio), è stata protagonista di una stagione
da incorniciare. Momento clou, la sua seconda finale olimpica (nei 5.000
metri), dopo quella conquistata quattro anni prima, a Pechino, nei 3.000 siepi.
“Quest’anno - continua Elena - sono un po’ indietro
con la preparazione: ho avuto un’influenza che mi ha lasciato qualche
strascico, ma adesso va meglio, la condizione sta crescendo e il 1° maggio mi
piacerebbe confermarmi, anche se immagino che non sarà facile. Domenica correrò
una 10 km su strada a Dublino, poi toccherà ad Oderzo. I miei obiettivi
stagionali? I Mondiali di Mosca e, strada facendo, i Giochi del Mediterraneo. Puntando
sempre ai 5.000 metri. Le siepi (dove la Romagnolo è primatista italiana, ndr)
sono ormai una parentesi chiusa”.
Il 18° Circuito Internazionale Oderzo Città
Archeologica sarà valido come terza prova del Grand Prix Strade d’Italia e del
Grand Prix Giovani: master e under 18 saranno i protagonisti della prima parte
della manifestazione che culminerà, a metà pomeriggio, con la gara dei
diversamente abili (già annunciato il rientro di Alvise De Vidi, al primo
impegno agonistico dopo l’argento conquistato nei 100 metri alla Paralimpiade
di Londra) e, successivamente, con la prova femminile (5,4 km) e quella
maschile (9,8 km). Romagnolo c’è, ma è solo l’inizio.
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