Giornata straordinaria, la seconda dei Campionati Italiani Assoluti Indoor di
Ancona. Tra pista e pedane del Banca Marche Palas, oggi vengono, infatti,
riscritti nel giro di un'ora e mezza ben tre primati nazionali assoluti. Il
primo, in ordine di tempo, è quello di Silvano Chesani (Fiamme Oro) con 2,33
nell'alto, seguito poco dopo dalla junior Roberta Bruni (Studentesca CaRiRi)
salita a 4,60 nell'asta.
La tribuna trattiene quindi l'entusiasmo giusto il
tempo di concedere il dovuto silenzio alle finali dello sprint. E qui arriva
una nuova esplosione: Michael Tumi (Fiamme Oro) è un missile sui 60 metri: 6.51
e ancora record. A completare la giornata da guinness ci sono anche due atlete
delle categorie giovanili. Il primo è della triplista Ottavia Cestonaro (Atl.
Vicentina), argento assoluto e due volte primato italiano junior (13,43 e poi
13,47) alle spalle di Simona La Mantia (Fiamme Gialle), oro con 14,06. Proprio
alla finanziera siciliana, campionessa europea indoor in carica, apparteneva il
vecchio limite di 13,42 (Ancona, 4 febbraio 2001). La seconda è l'ex cadetta
Nicole Reina (CUS Pro Patria Milano), che a 16 anni chiude i 3000 metri al nono
posto in 9:48.90 facendo sua la migliore prestazione italiana Allieve di sempre
che resisteva dal 10 marzo 1990, quando Marika Mainelli a Torino fermò il
cronometro in 10:05.86. Titolo assoluto all'azzurra Silvia Weissteiner
(Forestale), 9:03.29 al debutto stagionale in sala. E poi tre record italiani nelle staffette
4x200: promesse femminile con 1:40.21 per le lombarde della
Bracco Atletica (Laura Gamba, Beatrice Mazza, Flavia Battaglia, Marta
Maffioletti), promesse maschile in 1:27.13 delle Fiamme Gialle (Lorenzo
Valentini, Michele Tricca, Francesco Patano, Marco Lorenzi) e juniores maschile
della Studentesca CaRiRi con 1:29.02 (Gianluca Martino, Enrico Nobili, Jonatan
Capuano, Vincenzo Vigliotti).
TUMI: "DOPO IL RECORD, UNA MEDAGLIA A GOTEBORG"
"Sapevo di stare bene e che potevo migliorare il
6.53 del mio precedente primato. - esordisce così il primatista italiano dei 60
metri, Michael Tumi (Fiamme Oro) - Non ho detto niente per scaramanzia. In più
certi discorsi che sono poi girati sull'impianto di Magglingen (dove il 2
febbraio aveva corso il precedente primato, ndr) non hanno fatto altro che
caricarmi. Ecco perchè ci tenevo così tanto a ripetermi qui. Oggi nei turni
eliminatori mi sono risparmiato perchà ero sicuro di avere il colpo in canna.
Così in finale sono partito meglio dell'altra volta(reazione 0.140, ndr), ma
penso di poter fare ancora meglio. Nel 2012 è stato difficile dover vedere le Olimpiadi in tv. La stagione
invernale era iniziata bene poi un infortunio e una recidiva hanno compromesso
il resto di un'annata così importante. Eppure quell'esperienza negativa mi è
servita per trovare la giusta cattiveria negli allenamenti. E' stata una spinta
in più ed oggi mi sento cresciuto fisicamente e di testa. E tutto questo grazie
anche al lavoro quotidiano con il mio gruppo di allenamento diretto dal tecnico
Umberto Pegoraro che qui ha visto vincere anche il mio compagno di club Isalbet
Juarez nei 400. Se qui ho corso in 6.51, perchè non posso pensare di fare anche
6.49? Magari agli Euroindoor di Goteborg.
A questo punto ci vado con l'obiettivo di una medaglia
che, non lo nascondo, vorrei che fosse quella del metallo più prezioso. In base
alle liste stagionali i miei principali rivali dovrebbero essere il francese
Vicaut e lo spagnolo Rodriguez, ma non sottovaluterei nemmeno uno come
Chambers".
CHESANI: "IL RECORD CE L'AVEVO IN TESTA"
"Questo 2,33 ce lo avevo in testa dal 6 febbraio a
Banska Bystrica - dichiara il neoprimattista itaiano dell'alto Silvano Chesani
(Fiamme Oro) con il volto pieno di soddisfazione - Lì avevo fatto 2,28 e poi
avevo provato 2,32. Purtroppo, non ci ero riuscito, ma quello che stavo facendo
in allenamento mi faceva essere più che ottimista. Qui oggi non mi bastava il
titolo, volevo assolutamente il record. Erano giorni che avevo la progressione
in testa. Me la ripetevo dentro di me e sapevo che, stando bene, potevo
raggiungere quella misura. Un risultato che dedico al mio tecnico Giuliano
Corradi, maestro di questa specialità, che ora può finalmente avere anche un
primatista italiano assoluto tra i suoi atleti".
BRUNI:
"A TRE CENTIMETRI DAL RECORD DEL MONDO JUNIOR" - E' record italiano,
di nuovo, anche per Roberta Bruni (Studentesca CaRiRi). La junior, classe 1994,
supera 4,60 nel salto con l'asta e aggiunge così altri 9 centimetri al suo
precedente limite di 4,51 realizzato a Fermo lo scorso 2 febbraio. L'ancora
18enne della Studentesca CaRiRi oggi ha commesso un solo errore a 4,30, poi tre
misure in tre salti: 4,40, 4,50 e il 4,60 del record valicato con ampiezza. La
giovane astista laziale, bronzo dei Mondiali juniores 2012, eguaglia così anche
il primato nazionale outdoor della specialità ottenuto da Anna Giordano Bruno
agli Assoluti di Milano il 2 agosto del 2009. La misura appena realizzata ne fa
la quarta europea e l'ottava al mondo nel 2013. Oggi intanto, dietro di lei
crescono anche Giorgia Benecchi (Esercito), argento con 4,40, e un'altra
junior, Sonia Malavisi (ACSI Italia Atletica), bronzo a quota 4,20. Campionessa
under 23 con 4 metri è Chiara Rota (Bergamo 59 Creberg). "Per come ho
superato 4,60, se l'asticella fosse stata a 4,65 ora starei festeggiando il
record del mondo junior! - esclama carica di energia la Bruni a fine gara - Ma
sono felice lo stesso e con me anche il mio tecnico Riccardo Balloni con il
quale stiamo davvero facendo un grande lavoro. Conosco personalmente la
primatista mondiale junior Angelica Bengtsson e l'anno scorso al meeting di
Rieti, in amicizia, mi aveva detto che essendo lei passata di categoria, sperava
che potessi essere io a ritoccare quel primato. Oggi, alla terza gara dellanno,
ci sono andata veramente vicina. Rifare 4,60 agli Europei di Goteborg significa
essere in finale. Spero di ripetermi lì e, chissà, magari anche migliorare.
Intanto, penso di tornare ad Ancona, domenica prossima per i Giovanili Indoor.
Stasera,
intanto, lasciatemi godere questo momento incredibile".
(Fonte Fidal)
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