sabato 12 maggio 2012

DOHA: MEZZOFONDO E VELOCITA' CHE SPETTACOLO


Un super mezzofondo con tempi di grande spessore tecnico nei 3000 siepi maschili, negli 800 maschili e femminili e nei 1500 maschili, due appassionanti sfide sui 3000 metri e 100 metri eccellenti di Justin Gatlin e Allyson Felix hanno illuminato la calda notte di Doha dove é partita la Samsung Diamond League 2012. Il meeting di Doha ha visto nove migliori prestazioni mondiali dell’anno e sei record del meeting.
di Diego Sampaolo
La cronaca del meeting di Doha:
100 metri maschili (gara non valida per la Diamond Race): Gatlin batte Powell: Il primo confronto tra due degli sprinter più forti dell’ultimo decennio é andato allo statunitense Justin Gatlin in 9”87 per un solo centesimo sul giamaicano Asafa Powell. Il vekocista caraibico, vincitore a Doha nel 2010 in 9”81 ventoso, é partito meglio ma come al solito si é perso negli ultimi metri ed é stato infilato dallo statunitense che su questa pista stabilì il record mondiale con 9”77 nel 2006. Lerone Clarke ha eguagliato il suo primato con 9”99 e ha chiuso in terza posizione davanti a Mike Rodgers (10”00) e a Nesta Carter (10”05). Con la vittoria di Doha Gatlin sale al terzo posto nelle liste mondiali dell’anno dietro al 9”82 di Usain Bolt a Kingston e al 9”84 di Yohan Blake alle Isole Caymane. 
“Justin Gatlin é tornato. Voglio l’oro alle Olimpiadi”, ha dichiarato lo statunitense.

100 metri femminili: Decima vittoria a Doha di Allyson Felix: Doha porta fortuna alla tripla campionessa mondiale dei 200 Allyson Felix che colleziona la decima vittoria al meeting di Doha. L’aria calda del Golfo Persico sembra portare fortuna alla campionessa statunitense che in questo meeting é di casa: ha vinto infatti dieci volte su nove partecipazioni con una doppietta 100-400 metri nel 2008.”Chicken legs”come la chiamavano al Liceo per le sue gambe magre, ha vinto il duello con la due volte campionessa olimpica dei 200 Veronica Campbell Brown per tre centesimi in 10”92, tempo con il quale ha migliorato il record del meeting da lei stessa detenuto con 10”93 dall’edizione del 2008. La strategia di puntare in questo inizio di stagione potrebbe pagare in funzione dei 200 metri delle Olimpiadi di Londra. Brava anche la campionessa olimpica dei 100 Shelly Ann Fraser Pryce, terza in 11”00.
“E’ stato fantastico battere la Campbell sui 100 metri. Penso che la nostra rivalità faccia bene all’atletica. Quando gareggio contro di lei riesco a tirare fuori il meglio di me”, ha detto la Felix.
“Era la prima gara della stagione e posso ancora migliorare in vista delle Olimpiadi”, ha detto la Campbell.

3000 metri maschili (gara non valida per la Diamond Race): Trionfa Choge In uno dei duelli più attesi della serata su una distanza che ha sempre regalato grandi risultati cronometrici, le attese non sono andate deluse. Augustine Choge, argento ai Mondiali Indoor di Istanbul, ha conquistato il suo secondo successo a Dohain 7’30”42 (migliore prestazione mondiale dell’anno) superando Eliud Kipchoge, che nella capitale del Qatar ha vinto cinque volte (4 volte nei 3000 e una volta nei 5000). Ottimi riscontri cronometrici con Kipchoge secondo in 7’31”40, l’ugandese Moses Kipsiro (7’31”68) e il diciottenne Isiah Koech (7’32”43). Kenenisa Bekele, che tornava a disputare un 3000 metri dopo tre anni, non é andato oltre il settimo posto in 7’40”00.  .

1500 metri maschili: Kiplagat e Kiprop sotto i 3’30”: Silas Kiplagat torna a correre sotto il muro dei 3’30” con un eccellente 3’29”63 che avvicina il suo record (3’29”27) stabilito a Montecarlo nel 2010. Kiplagat ha vinto un bel duello con il campione olimpico e mondiale Asbel Kiprop. All’ingresso del rettilineo finale Kiprop sembra avere la meglio ma inciampa e viene infilato da Kiplagat. Kiprop ha provato la disperata rimonta ma Kiplagat difende il primo posto. Davvero eccellente anche il riscontro cronometrico di Kiprop che é sceso sotto i 3’30” per la prima volta nella sua carriera con 3’29”78. A conferma dell’ottimo livello tecnico del mezzofondo a Doha vanno ricordati altri due tempi sotto i 3’32” :Bethwell Birgen terzo in 3’31”17 e il vincitore della Diamond League Nixon Chepseba quarto in 3’31”32.

3000 siepi maschili: Koech e Mataleong sotto gli 8 minuti: Paul Kipsiele Koech vince una gara sontuosa in 7’56”59 e torna ad esprimersi sotto gli 8 minuti. Koech ha trionfato su Richard Matelong che scende per la prima volta sotto gli 8 minuti con 7’56”81 diventando il nono della storia capace di scendere sotto il magico muro. Entrambi i campioni keniani sono scesi sotto il precedente record del meeting detenuto dal doppio campione del mondo Ezekiel Kemboi che vinse nel 2009 in 7’58”85. Ottimo anche l’etiope Roba Gari, terzo in 8’06”16.
  
800 metri maschili (non valida per la Diamond Race): Vince Rudisha ma sorprende Kinyor: David Rudisha migliora il tempo più veloce dell’anno con 1’43”11 come da copione ma sorprende il giovane John Kinyor che ha polverizzato il suo record da 1’45”07 portandolo a 1’43”76 ma soprattutto impegna fino al rettilineo finale il re degli 800metri. Il giovane Andrew Osagie, bronzo agli ultimi mondiali indoor di Istanbul, rinverdisce la tradizione del mezzofondo britannico nell’anno delle Olimpiadi di Londra con un brillante terzo posto in 1’44”64 
“Correre in 1’43”10 é un ottimo risultato ad inizio stagione. Tutti vogliono battermi ma sono pronto ad affrontare ogni sfida”, ha detto Rudisha.

800 metri femminili: Super Jelimo: Record del meeting – Bene Santiusti: Pamela Jelimo é tornata davvero a grandi livelli e, dopo aver conquistato il titolo mondiale indoor a Istanbul, ha debuttato nella stagione all’aperto con un eccellente 1’56”94, tempo non ancora ai livelli di quelli stratosferici del 2008 ma molto veloce che la candida alla conferma del titolo olimpico a Londra. La Jelimo, che ha polverizzato il record del meeting della slovena Jolanda Ceplak (2’00”17), ha superato la diciannovenne etiope Fantu Magiso che ha battuto il record nazionale con 1’57”90. La Magiso si é classificata al quarto posto agli ultimi Mondiali Indoor di Istanbul e potrebbe essere la grande sorpresa della stagione. Ottima anche la prova della cubana dell’Assindustria Padova Yusneisi Santiusti che é andata vicina al suo record con un bel 1’59”26 meritandosi un bel quarto posto dietro all’ex campionessa del mondo Janeth Jepkosgei (1’58”50). E’ stata una buona gara dal punto di vista tecnico con sette atlete sotto i 2 minuti.
“E’ un ottimo inizio di stagione. Spero che si al’inizio di una grande staggione. Molti pensavano che fossi finita ma ho avuto una serie di infortuni che mi hanno frenato”, ha detto la Jelimo.
 
3000 metri femminili: Cheruiyot batte Defar di stretta misura: Pur senza prestazioni cronometriche mostruose é stata una gara fantastica decisa soltanto negli ultimissimi metri al termine di un duello spalla-spalla tra Vivian Cheruiyot e Meseret Defar sul rettilineo finale dopo che nei primi giri il ritmo era stato lento. Solo cinque centesimi hanno separato la Cheruiyot dalla Defar (8’46”44 contro 8’46”49) nonostante il tifo scatenato dei fans etiopi sugli spalti. La britannica Stephanie Twell é andata a condurre nei primi giri con un certo margine sul gruppo con tutte le migliori che sono partite ad un ritmo tutt’altro che proibitivo. Nell’ultimo giro si é scatenato il volatone finale che ha tenuto con il fiato sospeso gli spettatori presenti allo Sport Club di Doha.
“E’ stata una garnde gara simile ad una finale olimpica o mondiale.Gli ultimi metri sembravano una gara di 100 metri”, ha detto la Cheruiyot.
“E’ stata una grande gara fino agli ultimi metri. Ringrazio il pubblico per il loro sostegno”, ha detto la Defar.

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400 metri maschili: 44”19 di Merritt: Lashawn Merritt torna a correre su tempi mostruosi e con 44”19 polverizza il record del meeting. Dopo 21 mesi di squalifica un 2011 con poche gare per doping il campione olimpico in carica di Pechino e argento mondiale di Daegu sembra essere tornato sui livelli delle stagioni 2007 e 2008. Sorprende fino a un certo punto il giovanissimo dominicano Luguelin Santos che da allievo scende sotto i 45 secondi con 44”88 battendo il due volte campione mondiale dei 400 ostacoli Angelo Taylor, terzo in 44”97 davanti al britannico Martyn Rooney (44”99). Santos é un atleta da seguire. Lo scorso anno fu secondo ai Giochi Panamericani dello scorso Ottobre.
  
100 ostacoli femminili: Il ritorno di Brigitte Foster Hylton: La trentasettenne Brigitte Foster Hylton é davvero tornata a grandi livelli dopo una stagione tribolata a causa di un grave infortunio. La giamaicana, campionessa mondiale a Berlino, ha confermata a grandi livelli vincendo con 12”60 dopo il 12”51 di Sabato scorso al meeting di Kingston. Il tempo con il quale la giamaicana si é imposta avvicina il record del meeting stabilito dalla canadese Priscilla Lopes Schliep (presente nella gara di Doha dopo la fresca maternità) che vinse nel 2009 con 12”52. Kellie Wells, vincitrice lo scorso anno in 1258, ha chiuso al secondo posto in 12”72.

200 metri maschili: Record del meeting di Walter Dix: Lo statunitense Walter Dix, doppio bronzo olimpico a Pechino due volte argento ai Mondiali di Daegu sui 100 e sui 200, ha debuttato nella Diamond League con un brillante 20”02, tempo che migliora di quattro centesimi di secondi il tempo di 20”06 con il quale vinse lo scorso anno eguagliò il record del meeting. Si tratta del terzo miglior tempo dell’anno. Dix sta mettendo a frutto il lavoro svolto in California con il suo nuovo allenatore John Smith, già tecnico di Maurice Greene e ora di Carmelita Jeter. L’olandese Churandy Martina e il norvegese Jaysuma Saidy Ndure hanno completato il podio con 20”28 e 20”34.

Lancio del giavellotto femminile: Alla Abakumova il primo scontro stagionale: Nel primo grande scontro stagionale tra le grandi della specialità la russa Mariya Abakumova (campionessa mondiale a Daegu) ha trionfato con l’eccellente misura di 66.86 davanti alla campionessa olimpica Barbora Spotakova (66.17) e all’ex primatista europea Christina Obergfoll (64.59).

400 ostacoli femminili: Nella sfida tutta giamaicana la campionessa olimpica MelaineWalker ha battuto Kaliese Spencer in 54”62, migliore prestazione mondiale dell’anno. La Walker ha sfoggiato per l’occasione una capigliatura arancione.

Salto in alto maschile: Choundroukoukis 2.32: Nonostante una crisi economica senza fine la Grecia rialza la testa nello sport grazie al campione del mondo indoor Dimitrios Chondrokoukis che vola oltre l’asticella alla misura di 2.32 (migliore prestazione mondiale outdoor eguagliato) e vince per due centimetri sul campione del mondo Jesse Williams e il francese Michael Hanany.

Salto in lungo maschile: C’era attesa in chiave italiana per il ritorno di Andrew Howe dopo la delicata operazione al Tendine d’Achille ma le speranze dell’azzurro non sono state esaudite. Il reatino si ferma a 7.16 ma dopo dieci mesi dal grave infortunio forse era troppo presto per tornare a gareggiare in un meeting della Diamond League. Il russo Aleksander Menkov, bronzo ai mondiali indoor, si é aggiudicato la vittoria con 8.22 su Godfrey Khotso Mokoena(8.10) e Ndiss Kaba Badji (8.04).
   
Salto con l’asta femminile: La russa Anastasia Savchenko si é imposta con 4.57 per un numero minore di errori sulla tedesca Silke Spiegelburg.

Salto triplo femminile: In una gara non eccelsa la vice campionessa mondiale Olga Rypakova l’ha spuntata di misura sulla brasiliana Keila Kosta con la misura di 14.33.

Lancio del peso femminile: In assenza della rivale neozelandese Valerie Adams,la bielorussa Nadzeya Ostapchuk ha conquistato un agevole successo con la misura di 20.53 sulla statunitense Jillian Camarena (19.81) e sulla tedesca Nadine Kleinert (19.67).  

Lancio del disco maschile: Primo Malachowski: Il polacco Piotr Malachowski, campione europeo in carica a Barcellona, ha intascato i primi punti della Diamond Race con la vittoria a Doha con 67.53 davanti all’iraniano Ehsan Hadadi (bronzo mondiale a Daegu) che si é piazzato secondo con 66.32 m. .

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